Letizia: da Sesto Calende ad “Avisini che spettacolo!”

Giovane, con la passione del canto, del ballo e della recitazione, ma anche donatrice e studentessaall’ultimo anno del liceo linguistico: Letizia Codeluppi – 19 anni di Sesto Calende – sarà sabato 7 maggio tra i 15 finalisti del talent “Avisini che spettacolo!” promosso da Avis Regionale Lombardia e in programma in piazza Città di Lombardia in occasione della Civil Week.

La passione di Letizia per teatro, musica e danza, nasce quando – ancora bambina – con i genitori è seduta tra gli spettatori: a catturarla sono Peter Pan e le tante rivisitazioni in musica dei classici per i più piccoli.  Lo stesso vale per la donazione di sangue: è qualcosa che Letizia “respira in famiglia”, grazie al papà donatore. Al compimento dei 18 anni avvia subito l’iter per entrare in Avis come donatrice ad Angera: “Ero già convita da tempo – racconta – e appena sono stata maggiorenne ho fatto tutti i passi necessari per donare. Per ora sono solo alla mia prima donazione, certo, ma è una scelta che ho fatto con molta convinzione”.

“Con il teatro ho cominciato in modo amatoriale a 11 anni – racconta – poi mi sono iscritta a un corso a Milano che ancora frequento. Per il canto invece, dopo aver preso parte fin da piccola a cori di voci bianche, sei anni fa ho iniziato a studiare stabilmente con una insegnante”. Quella che è nata come passione diventa oggi per Letizia qualcosa che ha a che fare con il futuro, ma che conserva tuti i tratti e la freschezza del sentimento iniziale. “Sono stata ammessa all’Accademia Teatro Nazionale di Milano, dove frequenterò i corsi dal prossimo autunno. Vorrei anche proseguire gli studi all’Università, ma non ho ancora le idee chiare e non so se lo farò da subito o dopo i due anni di accademia, che comunque è impegnativa e richiede la frequenza”.

 

Sabato 7 maggio Letizia sarà sul palco a Milano per cantare “Somebody to love” nella versione del musical We will rock you. Emozionata, preoccupato o tesa? “Solo un po’ di ansia – ammette Letizia –, ma di quella buona e positiva, che è normale quando si sale su di un palco e si vuole fare bene. Il canto è il mio mondo e cercherò di dare il meglio con serenità”.