In ricordo di Carla

Un anno fa Carla, volontaria impegnata in Avis da molto tempo, ci ha lasciati. Pubblichiamo la lettera che – in occasione della commemorazione in suo ricordo – ha scritto Aldo Cardani, a nome di AvisSvoracomunale Medio Varesotto, indirizzandola al marito Franco.

Caro Franco,

 sarebbe più semplice per me oggi, a distanza di un anno dalle morte di Carla, in ossequio al mio ruolo rivolgere un saluto istituzionale, un riconoscente ricordo associativo, un pur valido e significativo ricordo umano, ma questa non è né la mia volontà né il mio compito poiché nessuno di noi avrebbe mai immaginato questo passaggio, il repentino volgere della sua vita e l’impossibilità si rendere logica l’incomprensibile casualità del destino.

Con Carla ci accomunava l’Avis, ma poi la vita ci ha invece riservato, prima che un rapporto associativo, un’amicizia e una stima profonda, un reciproco rispetto culturale ed etico, un modo di operare che si armonizzava e si completava nell’agire e nel confrontarsi con schiettezza e rispetto.

Quando ci si incontra con un amico, è come se fosse sempre la prima volta, un’emozione che si rinnova, una speranza che rinasce, un sentimento che evoca aspettative che già immaginiamo essere corrisposte, un momento di serenità e di appagante condivisione, ma quando si perde un amico, si misura immediatamente un vuoto, un senso di disperazione, di stordimento, un inspiegabile leggerezza, un disagio profondo.

Personalmente, colgo il senso di questo distacco nella sgomenta percezione di un abbandono, nel vuoto della solitudine, nell’incredulità che cerca di esorcizzare la realtà. Per questo, oggi siamo qui rendere ragione con un reverente saluto, al volere di continuità che ci anima tutti quanti e non può essere altrimenti, ripensando alla vitalità e voglia di fare di Carla che sempre l’hanno accompagnata e con le quali, in ogni occasione, caratterizzava la Sua presenza., in una logica di generosità e disponibilità, che contribuiva a far emergere le sue doti umane e personali.

Caro Franco capiamo benissimo perché, nonostante sia passato un anno, hai ancora le mani più vuote, il cuore sgomento, l’anima incredula e i pensieri più confusi e disarmanti. Per noi, famiglia avisina, Carla è stata una valente collaboratrice, un testimone coerente, un volto amico e fraterno che sapeva accogliere e mettere a proprio agio i donatori con assoluta disponibilità e fermezza. L’Avis, con i suoi dirigenti, ma ogni singolo donatore, intendono oggi ringraziare Carla ed esserle sinceramente riconoscenti.

A me caro Franco il compito di esprimerti questi stati d’animo e di formularli con pari sentimento e affetto, gratitudine e solidarietà.

Un fraterno abbraccio

Aldo Cardani