Venti anni di donazioni e la sfida continua

Venti mila donatori, dal 1998 ad oggi, hanno donato anonimamente, disinteressatamente e gratuitamente quasi 246mila unità di sangue che corrispondono a oltre 110mila litri di sangue, pari a quasi 6 autocisterne. Da questi numeri e dalle testimonianze e voci dei donatori, si può partire per raccontare la realtà del dono di sangue che ruota attorno all’ospedale di Varese e che negli ultimi due decenni ha visto all’opera una realtà, quella di Avis Sovracomunale Medio Varesotto, che ha aggregato 23 Avis Comunali del territorio per “razionalizzare” chiamata e raccolta e aiutare a cogliere le sfide. Quelle messe sul tavolo per il futuro si chiamano “quota 10mila”, progetto plasma e ricerca scientifica, passando però attraverso altri grandi temi che sono quelli della fidelizzazione dei donatori e della ricerca di sempre nuovi volontari per il punto accoglienza, vero fiore all’occhiello della realtà varesina.

Convegno e pubblicazione

Sabato 26 gennaio, con un convegno a villa Cagnola, si sono chiusi i festeggiamenti per i primi 20 anni di questa avventura. «La nostra opera – dice Aldo Cardani, presidente di Avis Sovracomunale Medio Varesotto – è stata sempre più caratterizzata dall’obiettivo di passare dalla quantità alla qualità, dallo spontaneismo all’organizzazione puntuale capace di soddisfare tanto le necessità degli ammalati quanto le esigenze dei donatori». A ripercorrere la storia di Avis Sovracomunale ci ha pensato il vice presidente di Avis Sovracomunale Medio Varesotto, Vincenzo Saturni che ha tracciato anche l’identikit del donatore e parlato delle sfide future. Accanto a lui si sono ascoltati il punto di vista del volontariato, con il direttore del Csv Insubria Maurizio Ampollini; il punto di vista della ricerca sociale con Elena Marta, docente dell’Università Cattolica e curatrice di divere indagini condotte proprio con il sodalizio varesino; il punto di vista della storia della medicina con Barbara Pezzoni, dell’Università dell’Insubria. In questa occasione è anche stata distribuita una pubblicazione che, in quasi 200 pagine, ripercorre la storia di Avis Sovracomunale e delle 23 Avis che ne fanno parte, raccogliendo dati e testimonianze. Testimonianze che hanno trovato spazio grazie agli interventi di Walter Saturni, che ha curato la parte delle interviste della pubblicazione, Rina Latu, già vice presidente vicario di Avis nazionale, Franco Rizzuti, presidente di Avis Crotone e Claudia Gaetani, autrice del libro “uno, due, tre e quattro: 1234 giorni vissuti con te”, scritto per raccontare l’improvvisa perdita di suo figlio di appena tre anni per una malattia congenita e condividere l’esperienza di dono che ne è scaturita.

Ed è stato proprio il suo intervento a legare con un filo rosso l’intera storia che, prima ancora di essere la storia di una associazione, è la storia di chi sceglie di donare.