#PuntidiVista: Alberto, donatore speciale

Se 121 donazioni vi sembrano poche potete provare a pensarle una in fila all’altra, dal 1975 ad oggi: ecco allora una media di tre donazioni all’anno, una salute di ferro, nessuna sospensione e una persona come Alberto Monetti, donatore davvero speciale. Alberto ha convinto un certo numero di colleghi a donare quando lavorava e ha trasmesso la stessa buona abitudine a sua figlia, anche lei donatrice.

Siamo a Vedano Olona nella sede che si affaccia su via Sirtori e che ha salvato un luogo dal destino di essere un mero magazzino comunale.

“Ho iniziato a donare nel 1975 – racconta Alberto –, dopo aver fatto il militare: è stato mio fratello a cominciare e io lo ho seguito. Da allora non ho più smesso”. Il segreto delle sue 121 donazioni sta tutto in un’ottima salute con analisi sempre perfette, valori che non sgarrano neppure con il passare degli anni. “Per me tutto questo ha significato avere uno stile di vita sano, senza eccessi e stando attendo alla salute. Quando fai questo per gli altri capisci che la tua attenzione per come ti comporti e per quello che fai è importante anche per gli altri, oltre che per te stesso”. Così Alberto si è messo alle spalle la donazione di litri e litri di sangue, ma anche una serie di riconoscimenti associativi che attestano la sua costanza, a partire dal diploma, dopo le prime donazioni, fino ad arrivare alla massima benemerenza prevista: il distintivo d’oro con diamante, primo ed unico donatore di sangue di Avis Vedano, fino ad oggi, ad aver raggiunto quella vetta.

Alberto, in Avis a Vedano, ha messo a disposizione dell’associazione anche il suo tempo libero, impegnandosi dapprima come revisore dei conti, dal 1993 al 1995, quindi come amministratore dal 1996 al 2008 e poi di nuovo come revisore dei conti nel mandato in corso. “Ho messo in gioco le mie competenze lavorative – dice Alberto -, perché è anche importante sostenere l’associazione in questo modo: c’è sempre bisogno anche di chi si attiva per portare avanti progetti e iniziative”. Conciliando lavoro, famiglia e impegni in Avis non sempre è facile? “Forse è vero – dice Alberto – e anche io sento di aver un po’ rallentato con gli anni, ma se c’è bisogno io ci sono”.